Questo percorso andrà bene per me?

Che cosa posso aspettarmi dal Training Autogeno?
Come posso imparare a praticarlo?
E, soprattutto, sarà adatto a me?
Queste sono solo alcune delle domande che mi pongono le persone che mi scrivono o che incontro nel mio studio.

Ho cercato di dare una risposta alle più frequenti.

Per tutte le domande che non si trovano nell’elenco, rispondo volentieri a chi mi scrive: info@patriziabelleri.it

Risposte alle domandi più frequenti 

Che cosa è Training Autogeno?

È un metodo assai efficace di rilassamento e di autodistensione fisica e psichica.
È anche una disciplina meditativa.

A che cosa serve?

Serve a placare l'ansia in tutte le sue manifestazioni.
Aiuta nella gestione dello stress.
Permette di alleviare i dolori, ad esempio nelle malattie croniche.
Migliora la concentrazione e le prestazioni.
Favorisce la conoscenza di sé.

A chi serve?

Serve a chi soffre e cerca un sollievo fisico e psichico.
Serve anche a chi sta bene e vuole stare meglio.

Chi può impararlo?

In linea generale possono impararlo tutti, senza limiti di età. Con i dovuti accorgimenti, può essere insegnato anche ai bambini e alle persone molto anziane.

Ci sono persone che apprendono il Training Autogeno ?

Le persone veramente motivate apprendono con più facilità: la motivazione, come per qualsiasi apprendimento, è la condizione indispensabile per ottenere risultati.
Le persone che si allenano con regolarità e costanza apprendono meglio e traggono beneficio dal TA.
 Infine, è di aiuto avere una mente fantasiosa, creativa, sensibile ai colori, alla musica, all’arte.

Ci sono persone per le quali non è indicato?

Le contro indicazioni del TA sono davvero poche e riguardano la difficoltà a comprendere le istruzioni (ad esempio nella demenza), o patologie psichiatriche severe (come la psicosi).Ci possono essere situazioni in cui non è indicato, magari perché sono preferibili altri approcci. Per questa ragione, richiedo sempre un contatto prima dell'acquisto del corso.

Ci sono tecniche più semplici da imparare?

Sì, certamente.
È possibile contrastare efficacemente lo stress in molti modi, anche con la regolare attività fisica.
Il TA agisce profondamente anche sugli aspetti psicologici della persona.

Durante il percorso di apprendimento, è consigliabile leggere libri sul TA?

Sarebbe meglio vivere l’esperienza affidandosi al proprio sentire, senza interferenze di natura razionale.
In seguito, è utile approfondire sui libri.

Non ho particolari problemi: perché dovrei apprendere il Training Autogeno?

Perché fa bene anche a chi sta bene, dal momento che assai efficace per la prevenzione degli effetti negativi dello stress.
Tutti, chi più chi meno, conduciamo una vita poco regolare, con ritmi troppo veloci rispetto alle nostre esigenze naturali.
La pratica regolare del TA può normalizzare tutte le funzioni corporee, che spesso sono disturbate dallo stress, dalla tensione, dalla stanchezza eccessiva.

Quando avrò finito il corso, dovrò continuare ad allenarmi regolarmente?

È utile, ma non strettamente necessario.
Si può paragonare l’allenamento al TA a quello di una disciplina sportiva.
Per imparare a nuotare, ad esempio, è necessario applicarsi con metodo per un certo periodo. In seguito si può nuotare per diletto o per necessità, ma è senz’altro utile nuotare regolarmente.

Sono uno psicologo. Seguendo questo corso posso applicare il metodo con i miei pazienti?

Come per tutti i metodi, è indispensabile aver sperimentato il TA su di sé prima di proporlo ai pazienti.
Una volta padroneggiato, si può utilizzare nei propri percorsi professionali

Come viene tutelata la mia privacy?

Nel condurre corsi di training autogeno mi attengo alle linee guida dell’Ordine degli Psicologi Italiani per l’intervento psicologico mediato dal web.
I dati e le informazioni raccolti sono trattati nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
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